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SERRONE - Il Paese
Il centro storico è sormontato dai resti del Castello medievale. La “Torre dei Colonna”, degli inizi del ‘6OO, offre uno stupendo panorama data la sua ubicazione sulla sommità del paese. Serrone costruito con la pietra del monte Scalambra, ruota attorno alla chiesa di San Pietro Apostolo che appare all’esterno ancora nelle sue strutture romaniche. La chiesa, a tre navate divise da possenti pilastri, conserva un pulpito e un organo del XVIII secolo. E’affiancata da un campanile basso ricavato da una torre. In alto è posta la rupestre chiesa di San Michele, mentre l’altra, dedicata a San Quirico, è esterna al paese. La ricchezza del patrimonio ambientale fa di Serrone un luogo adatto per percorsi naturalistici: è inserita, come Piglio, nel circuito naturalistico denominato E1, un grande sentiero d’unione tra il nord Europa ed il mediterraneo centrale Uno dei percorsi “Rocca dei Colonna” (800 m) sulla strada che da Serrone conduce alla “Croce del Popolo” sul Monte Scalambra. Lungo questo sentiero è possibile visitare l’eremo di San Michele (Quota 1.106 mt.) La bellezza del patrimonio ambientale ha fatto, tra l’altro, di Serrone il paradiso dei parapendisti. A Serrone è possibile praticare questo sport e particolari manifestazioni gli sono dedicate tra i mesi di marzo e ottobre. LA CASETTA
IL SENTIERO EUROPEO E1L’E1 è il grande sentiero d’unione tra il nord Europa ed il Mediterraneo centrale. Inaugurato il 2 luglio 1972 a Costanza, sull’omonimo lago, attualmente l’E1 prende il via da Flensburg, cittadina della Germania, e termina a Castelluccio di Norcia in Umbria. Sono ultimati i collegamenti dal Lazio verso i sentieri del Sud d’Italia. Parte del tratto Lazio Sud dell’E1 è presentato in questa sede per tappe, con la descrizione dei sentieri trasversali che lo collegano a particolari aspetti storici e Il percorso inizia dai resti dell’antica “Rocca dei Colonna” (800 m) sulla strada che da Serrone conduce alla “Croce del Popolo” sul M. Scalambra. Di fronte ai resti della torre ha inizio una strada asfaltata che dopo poche centinaia di metri diventa una mulattiera ed entra nella stupenda lecceta che borda le pendici del Monte Scalambra. Dopo circa 15 minuti si incrocia una seconda mulattiera molto larga che corre pressoché stabilmente a quota 900 m. Proseguendo verso destra su questa mulattiera dopo pochi metri si incrocia il proseguimento del sentiero che abbiamo appena lasciato e che, inerpicandosi sulle pendici dello Scalambra, porta all’Eremo di S. Michele del VII o VIII sec. (quota 1106 mt. 1,10 ore). Questa deviazione è di media difficoltà a causa della rilevante pendenza, per la discesa sono necessari 50 minuti. Se invece si prosegue sul sentiero a 900 m. dopo circa 5 minuti, sulla sinistra leggermente in alto, si ha la possibilità di rifornirsi d’acqua presso un bottino. Ancora dopo 25 minuti si incontra un edicola con una madonnina. Sempre verso est a 30 minuti di cammino troviamo una seconda deviazione a sinistra con la quale è possibile raggiungere la vetta del M. Scalambra (1420 m) salendo dapprima a Sella Inzuglio (1322 mt. 1,30 ore) e da qui proseguendo a sinistra sulla cresta per 15 minuti. Da questo punto in poi il percorso coincide con il sentiero E1. Tornando al sentiero a 900 mt. (1,15 ore per la discesa) dopo 10 minuti si incontra a destra un sentiero che scende al convento di S. Lorenzo a Piglio (840 mt. 10 min.) dove è possibile rifornirsi d’acqua e, volendo, raggiungere il paese (20 min.). |
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Realizzato da: Rocci Luca |
Si ringraziano per la collaborazione: Nigro Carmen, Rocci Luca e Sperati Nicoletta. © Michele Sperati. Tutti i diritti sono riservati |